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Il primo gin al mondo con botaniche di Zanzibar.

C’è un filo che lega l’Italia, l’Inghilterra e Zanzibar; una storia che dura da più di un secolo e che si intreccia con quella della mia famiglia. La storia di un nonno e dei suoi nipoti che, riuniti nelle fredde sere d’inverno, lo ascoltavano rievocare i tempi lontani trascorsi nella villa in stile liberty che Miss Mabel Dorothy, facoltosa nobildonna inglese, aveva fatto costruire a Caravaggio ad inizio Novecento. La stessa villa in cui gli ufficiali della Grande Guerra avevano poi trovato ristoro, confortati dai distillati di acquavite che Miss Mabel preparava con grande sapienza servendosi di antichi alambicchi. Il tempo e la polvere non sono bastati a scalfire il ricordo di queste cure e dopo quasi un secolo uno di questi cimeli ha rivisto la luce, quando l’ho trovato in una delle soffitte della villa. Inizia quindi una nuova storia, che ci porta fino a Zanzibar, alla ricerca di profumi inebrianti e suggestioni lontane. Le spezie di quest’isola, attraverso l’alambicco ritrovato, prendono vita in un Gin avvolgente e dal gusto morbido e speziato, frutto di una paziente lavorazione e di una meticolosa ricerca dell’alchimia perfetta. Dopo 99 test, sono orgoglioso di poter presentare Gin Gasto 41: è tutto racchiuso nel suo nome, la storia di questo gin, perfetto nella sua quarantunesima formulazione, come rivela il numero inciso sull’etichetta. Tradizione e scoperta, ricordo e innovazione: sono questi gli ingredienti che non si leggono sulla bottiglia, ma che fanno di Gin Gasto 41 un’avventura da assaporare.